Presentato dal project manager Marco Fazio, alla stampa, operatori, buyer e stakeholder del settore turistico a Milano, il progetto Highwellness South Italy per il rilancio del turismo montano calabrese e più in generale di tutto il Sud Italia.
Finanziato dal Ministero del Turismo, il Progetto High Wellness – South Italy nasce per creare una piattaforma innovativa che metta in rete gli operatori del settore turistico montano, favorendo sinergie strategiche e un modello di gestione integrato e sostenibile.
L’obiettivo è valorizzare le risorse uniche della montagna del Mezzogiorno attraverso iniziative in grado di esaltarne arte, cultura, storia, enogastronomia, offerta sportiva e natura, trasformandole in driver di sviluppo turistico ed economico per il territorio.
In questo contesto, il progetto vede già l’adesione del Parco Nazionale della Sila, del Parco Nazionale del Pollino, del Parco Nazionale dell’Aspromonte e del Parco Regionale delle Serre.
Queste aree naturali protette, cuore pulsante della biodiversità calabrese, rappresentano il nucleo fondante dell’iniziativa e un modello di integrazione territoriale che unisce natura, sostenibilità e sviluppo locale.
Sono ben quaranta operatori (altri se ne aggiungeranno) coinvolti in un progetto premiato tra i primi quattro in Italia rispetto alle oltre 300 proposte presentate al Ministero. “Meno marketing turistico dall’alto al basso, più cura delle esperienze” che è il “High Wellness South Italy”.
Entro dicembre 2025 tantissimi gli eventi, locali nazionali ed internazionali, che serviranno maggiormente alla promozione ed al rilancio del turismo montano regionale, attraverso adeguamenti infrastrutturali, creazione e promozione di prodotti turistici sostenibili e la creazione di un sistema di rete di cooperazione tra gli operatori.
Visione, obiettivi e opportunità
Marco Fazio, project manager, ha illustrato la strada da percorrere: “L’idea riguarda la creazione di un unico parco (“sistema-contenitore” digitale) territoriale montano in cui le singole componenti vengono “valorizzate” e trasformate in fattori di attrattività dell’area e inserite in un processo di gestione integrato che trova il suo motivo ispiratore nella rete ecologica che unisce aree diversicate seppur caratterizzate da una comune forte valenza naturalistica costituita dalla Ciclovia dei Parchi prima e dal Sentiero Regionale poi”.
Una rete, insomma, un “cluster”, che ha l’obiettivo di accrescere la valorizzazione turistica del patrimonio montano regionale, caratterizzato da risorse naturalistiche di pregio, tre parchi nazionali, un parco regionale e numerose riserve naturali.
“Incentivare la crescita sostenibile del turismo in montagna vuol dire, anche e soprattutto, sostenere e presidiare l’economia montana di intere vallate, garantire il presidio idrogeologico dei territori ed evitare lo spopolamento dei piccoli centri”- ha puntualizzato Fazio nel corso dell’evento, illustrando il piano di comunicazione, principale strumento di promozione dell’offerta del turismo locale sui mercati nazionali ed esteri, mediante le adeguate azioni commerciali, anche in collaborazione con le imprese dell’intermediazione; il piano di “sostituzione” con gli investimenti per la revisione e permuta degli impianti e delle infrastrutture già esistenti per la fruizione della montagna ed il piano di accessibilità per le persone portatrici di bisogni speciali, anche mediante gli opportuni servizi e la creazione di prodotti/pacchetti turistici ad hoc.
Fonte: Cronache Turistiche | 17 settembre 2025 (Link)